a tutela dell’inquinamento acustico, a differenza di quello atmosferico, presenta uno stretto collegamento con gli strumenti urbanistici attraverso il rilascio del premesso di costruire: il d. lg. 152/2006 che ha approvato il codice dell’ambiente non ha ricompreso al suo interno le norme relative all’inquinamento acustico. 

Sono così ripartite le competenze tra i vari enti:

Competenze statali:

  • determinazione valore limite di emissione: valore massimo di rumore emesso da una sorgente misurato nella sua prossimità;
  • determinazione valore limite di immissione: valore massimo di rumore immesso nell’ambiente abitativo o all’esterno misurato in prossimità dei ricettori;
  • adozione di piani pluriennali: per il contenimento delle emissioni sonore prodotte da servizi pubblici essenziali (ferrovie, autostrade, metropolitane ecc.);

Competenze regionali:

  • fissazione dei criteri con cui i Comuni devono individuare zone per l’applicazione dei valori di qualità e controllo a tutela dell’inquinamento acustico all’atto di rilascio delle concessioni edilizie;

Competenze delle provincie:

  • funzioni di controllo e vigilanza;

Competenze comunali:

  • coordinamento con gli strumenti urbanistici;
  • adozione di piani di risanamento;
  • rispetto della normativa a tutela dell’inquinamento acustico nel rilascio dei permessi di costruire;
  • adozione di regolamenti per l’attuazione della normativa statale e regionale;
  • rilevazione e controllo delle emissioni dei veicoli;
  • piani di risanamento in caso di superamento dei valori limite;
  • potere del sindaco di emanare ordinanze urgenti in materia di igiene e sanità: può ordinare l’inibizione parziale o totale di alcune attività a tutela delle emissioni acustiche (TAR Puglia Lecce, sez. I, 4.12.2006, n. 5639).

Il mancato rispetto delle ordinanze urgenti emanate dal sindaco costituisce reato penale ai sensi dell’art. 650 c..

I piani di risanamento hanno in particolare un contenuto già definito dalla legge:

  1. individuazione delle entità dei rumori presenti;
  2. individuazione dei soggetti a cui compete l’intervento;
  3. indicazione delle priorità, modalità e tempi di risanamento;
  4. stima degli oneri finanziari;
  5. misure a carattere di urgenza.

A tal proposito pare utile riportare alcune pronunce giurisprudenziali significative:

Legittimamente il sindaco intima all’ANAS di provvedere all’installazione di barriere fonoassorbenti in zone del territorio comunale in relazione al superamento dei limiti massimi dei livelli sonori …” (TAR, sez. II, 17.12.1997, n. 817).

La giurisprudenza precisa tuttavia che gli enti locali non possono utilizzare un rimedio provvisorio per obbligare una fabbrica a realizzare strutture per eliminare la situazione di pericolo (TAR Campania, sez. V, 15.1.2007, n. 273).


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